martedì 17 novembre 2009

DOVE FINISCE L'OTTO PER MILLE DELLO STATO

http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/cronaca/otto-per-mille/otto-per-mille/otto-per-mille.html

A chiese e luoghi di culto 29 milioni dei 44 che i contribuenti avevano deciso di devolvere all'erario. I dubbi del Parlamento L'otto per mille destinato allo Stato
finisce a parrocchie e monasteri


di CARMELO LOPAPA


ROMA - Pontificia Università Gregoriana in Roma, 459 mila euro. Fondo librario della Compagnia di Gesù, 500 mila euro. Diocesi di Cassano allo Ionio, 1 milione 146 mila euro. Confraternita di Santa Maria della Purità, Gallipoli, 369 mila euro. L'elenco è lungo 17 pagine e porta in calce la firma del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

Non si tratta di uno dei tanti decreti, ma quello che ripartisce per il 2009 i 43 milioni 969 mila 406 euro che gli italiani hanno destinato allo Stato in quota 8 per mille dell'Irpef. Basta sfogliarlo per scoprire che confraternite, monasteri, congregazioni e parrocchie assorbono la quota prevalente di quanto i contribuenti avevano devoluto a finalità umanitarie o per scopi di assistenza e sussidi al volontariato.

E invece? Succede che i 10 milioni 586 mila euro assegnati al capitolo "Beni culturali" sono finalizzati in realtà a restauri e interventi in favore di 26 immobili ecclesiastici. Opere che avrebbero tutte le carte in regola per usufruire della quota dell'8 per mille destinata alla Chiesa cattolica, col suo apposito fondo "edilizia di culto". Come se non bastasse, la medesima destinazione (chiese e parrocchie) hanno anche gli altri 19 milioni destinati alle aree terremotate del centro Italia (14 per l'Abruzzo).

"L'atto del governo n. 121" è stato predisposto ai primi di settembre da un presidente Berlusconi reduce dall'incidente diplomatico del 28 agosto con la Segreteria di Stato Vaticano. Sullo sfondo, la (mancata) Perdonanza dopo il caso Giornale-Boffo. Il documento, poi trasmesso alla Camera il 23 settembre, conferma intanto che i soldi vanno allo Stato ma entrano di diritto nella piena discrezionalità del capo del governo, per quanto attiene al loro utilizzo. È un atto "sottoposto a parere parlamentare" delle sole commissioni Bilancio. Quella della Camera lo ha già espresso, "positivo", il 27 ottobre, quella del Senato lo farà nei prossimi giorni. Eppure, anche la maggioranza di centrodestra della commissione Bilancio di Montecitorio ha lamentato le finalità distorte e ha condizionato il parere finale a una serie di modifiche, contestando carenze e incongruenze del decreto.

Tra le più sorprendenti, quella che riguarda la "Fame nel mondo", "alla quale nel decreto vengono attribuite risorse finanziarie alquanto modeste, a fronte di richieste di finanziamento di importo limitato che avrebbero potuto essere integralmente accolte". Insomma: governo ingeneroso verso i bisognosi. In effetti, ultima pagina, al capitolo "Fame nel mondo", sono solo dieci le onlus e associazioni finanziate per 814 mila euro, pari al 2 per cento del totale.
Tutto il resto? A chi sono andate le quote parte dell'Irpef che gli italiani hanno devoluto allo Stato? La parte del leone quest'anno la fanno gli "interventi per il sisma in Abruzzo". Sono 32 e assorbono 14 milioni 692 mila euro. Ma il condizionale è d'obbligo. A parte la preponderanza anche qui di parrocchie e monasteri (la quasi totalità) tra l'Aquila, Pescara e Teramo, tuttavia altro non quadra. E a rivelarlo è proprio la commissione parlamentare presieduta dal leghista Giancarlo Giorgetti: "Le richieste di finanziamento relative all'Abruzzo risultano presentate in data antecedente al sisma dell'aprile 2009 ed appare quindi opportuna una puntuale verifica e un coordinamento con gli interventi previsti dopo il sisma".

L'ammonimento è chiaro: quei beni finanziati in Abruzzo non sarebbero stati danneggiati dal terremoto del 6 aprile, non quanto altri almeno. Perché dunque si dirotta lì un quinto dell'intera quota dell'8x1000? Il sisma del dicembre 2008 in Emilia garantisce a 9 tra parrocchie e monasteri del Parmense altri 4 milioni, mentre 11 milioni sono parcellizzati per i danni delle restanti calamità in tutta Italia.

Ma ecco il punto. Oltre 10 milioni finiscono ad appannaggio dei Beni culturali. Ventisei tra consolidamenti e restauri, quasi tutti per diocesi, chiese, parrocchie, monasteri. Solo per restare alle cifre più consistenti, ecco il milione 314 mila euro per la cattedrale dell'Assunta di Gravina di Puglia, il milione 167 mila euro per il restauro degli affreschi della chiesa dei Santi Severino e Sossio di Napoli, oppure i 987 mila euro per il restauro di Santa Maria ad Nives di Casaluce (Caserta), i 579 mila euro per San Lorenzo Martire in Molini di Triora o i 413 mila euro per la "valorizzazione della chiesa San Giovanni in Avezzano". E poi, la Pontificia Università Gregoriana e la Compagnia di Gesù. Anche su questo capitolo le bacchettate del Parlamento: la priorità dovevano essere "progetti presentati da enti territoriali", non ecclesiastici. Ci sarebbe anche il capitolo "Assistenza ai rifugiati", al quale però, per il 2009, il decreto firmato dal premier Berlusconi destina 2,6 milioni, poco più del 5 per cento del totale. E quasi tutto (2,3 milioni) va al solo Consiglio italiano per i rifugiati. Concentrazione "non opportuna", censura infine la commissione Bilancio: "Altri progetti non finanziati risultavano meritevoli di attenzione".

Disgusto.

lunedì 16 novembre 2009

IGNAZIO LA RUSSA

Enjoy the level of our "Authority"!



Italy is fun!

venerdì 13 novembre 2009


Dal sito UAAR.it
"
Crocifisso e intimidazioni, intervento radicali

Dopo l’aggressione subita stamani alla sede del Partito Radicale dove sono stati appesi tre crocefissi, siamo venuti a conoscenza di minacce nei confronti del cittadino che ha fatto ricorso alla Corte di Strasburgo. Minacce che, occorre dirlo, potrebbero essere anche il frutto della campagna ad personam che il sindaco di Cittadella, l’Onorevole leghista Bitonci, ha lanciato con manifesti ‘Wanted’ raffiguranti le facce della famiglia che ha fatto il ricorso e i suoi ripetuti appelli al Sindaco di Abano affinché revochi loro la residenza."

Nooooo...scusate? cosa ha fatto Bitonci?????
Il solito tollerante e pio cattolico veneto.
Questo è un paese che merita la rovina.

giovedì 5 novembre 2009

CRUCIFUCKS



I cristiani, i cattolici...non farebbero meglio ad impegnarsi a seguire ciò che l'omino morto in croce ha predicato loro, invece che preoccuparsi che i loro figli ne vedano il simbolo e, peggio, che ai figli degli altri ne sia quotidianamente imposta la vista?
L'Italia, che paese ridicolo.

martedì 4 agosto 2009

LO SCHIFO ITALIANO

Gli avvenimenti si accavallano. Le notizie si intrecciano. Sono diverse, diversissime.
RU486, Belusconi, Escorts, Leggi contro la Blasfemia, il papa, i vescovi, i parlamentari, i ministri, la televisione, i giornali....
Schifezze diverse ma sempre schifezze.
Logica quindi una comune sensazione di disgusto.
Il disgusto di per se' sarebbe un sentimento "positivo", ti spinge a ribellarti, a fare qualcosa.
Purtroppo il sentimento di impotenza che accompagna il disgusto è talmente forte e presente che abbatte la volontà di cambiamento.
L'Italia, non può cambiare.
Non vedrò la caduta dell'impero Cristiano (a meno che non si intenda a favore dell'impero Islamico...nel qual caso potrei anche vederla...)
...e tutto questo mi fa schifo.
Scusate lo sfogo....

venerdì 10 aprile 2009

IL PASTORE TEDESCO

Guai a prendere in giro Joseph Ratzinger, aka Benedictus XVI (se fossi un rapper mi piacerebbe come moniker...).
Perchè non si può fare satira su Ratzinger?
Se riesco a recuperare la vignetta censurata sulla rivista del Beccaria la pubblico.

giovedì 9 aprile 2009

INFORMAZIONE DI SERVIZIO



clicca per i dettagli

giovedì 5 marzo 2009

ABSURD


L’eminentissimo cardinale Levada, attuale prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede (ex Inquisizione ed ex ruolo del Pastore Tedesco) ha bollato come “ASSURDE” le concezioni atee che derivano, dalla Teoria dell’Evoluzione di Darwin, la conseguenza che dio non esista (v. http://www.msnbc.msn.com/id/29484902/)
Legittimo.
Anzi, giusto.
Quello che suona strano e che vengano definite “Assurde” da una persona che è disposta a credere che nell’ostia consacrata sia LETTERALMENTE presente il corpo del sig. Cristo Gesù (LETTERALMENTE, non in forma simbolica! guardatevi il catechismo ufficiale di recente riformato...). Senza volere, naturalmente, sindacare la plausibilità di immacolate concezioni, angeli, cherubini, unità e trinità varie, spiriti santi, nascite da vergini, resurrezioni, assunzioni e roveti ardenti (anche da piccolo, quando idealmente ero disposto ad accettare tutto, l’idea che un dio ONNIPOTENTE, per parlare a qualcuno, volesse farlo proprio attraverso un roveto che brucia senza consumarsi, mi è sempre sembrata un po’ eccessiva….) è proprio il caso di dire: “Da che pulpito…."

venerdì 27 febbraio 2009

Il Card. POLETTO è tornato!!! GRAZIE A DIO!!!!


Non so chi sia più divertente…Barragan, la cui ultima dichiarazione ci ha ricordato che violare un comandamento non sia peccato bensì reato, (in Italia, naturalmente) oppure il mitico, insostituibile e puntualissimo cardinale Poletto, quello che , tempo fa, ci informò del fatto che la legge del suo dio fosse superiore alla legge dello stato…

Credo che mi concentrerò su quest’ultimo, Arcivescovo di Torino, il quale non ha nascosto il suo disappunto (disappunto naturalmente ripreso ed evidenziato da tutta la stampa italiana…) per lo spazio che un quotidiano, La Stampa, ha dedicato al teologo Hans Küng per un’intervista.

Disappunto legittimo.

Le motivazioni sono però divertenti:

(ASCA) - Citta' del Vaticano, 26 feb - ''Profondo dolore e disappunto'' per l'intervista, ''nella quale si esprimono critiche ingiustificate nei confronti di Benedetto XVI'', rilasciata dal teologo Hans Kung al quotidiano francese Le Monde e ripubblicata ieri da La Stampa: li esprime, interpellato dall'Osservatore Romano, l'arcivescovo di Torino, card. Severino Poletto.
''Non posso nascondere - spiega Poletto - l'amarezza e il dolore che ho provato di fronte a questa pagina di un giornale ancora letto da molti nella mia citta'''.
L'arcivescovo di Torino ricorda anche la prossima Ostensione della Sindone, organizzata per il 2010 ''in piena collaborazione con le istituzioni della citta', della provincia e della regione''.
Alla luce di questo evento, ''l'intervista pubblicata da ''La Stampa' non e' certo di aiuto nel predisporre gli animi al tanto desiderato incontro col Papa nella nostra citta'''.
''Auspico percio' - prosegue - che proprio il giornale piu' diffuso a Torino assuma un atteggiamento maggiormente attento nei confronti della Chiesa cattolica e in particolare della persona del Santo Padre''.


Un genio.

Siccome nel 2010 viene il Papa e vi faremo vedere la Sacra Sindone (nientemeno!!!) per piacere non rompeteci i coglioni con le vostre critiche alla Chiesa…almeno fino al 2010, eh? Dai, su, e che sarà mai!

martedì 10 febbraio 2009

lunedì 9 febbraio 2009

Mons. Betori

Dal “Corriere della Sera" di oggi
Betori: «Per i cristiani le persone sono sopra la legge»
«La vicenda di Eluana Englaro sta giungendo alla tragica conclusione che molti hanno voluto. Ancora una volta la voce della Chiesa, così spesso accusata di volersi imporre a tutti i costi, si è rivelata caratterizzata da quella fragilità che è propria di chi non può fare appello che alla coscienza. E se la coscienza per crescere ha bisogno di un processo necessariamente lento, è ancora più difficile che maturi, come in questo caso, sotto l’influsso delle grida e dei proclami ideologici, soprattutto quando anche le istituzioni invece di mettersi in ascolto dei diritti naturali si erigono a produttori di pseudo nuovi diritti. Se questa è la porta aperta per un’autodeterminazione che vuole giungere a legalizzare l’eutanasia, la nostra società si avvia verso una tragica involuzione quanto a rispetto dell’intangibilità della persona e della sacralità della vita. Sono riferimenti che nel passato hanno permesso all’umanità traguardi decisivi: l’abolizione della schiavitù, la condanna delle diseguaglianze razziali, il rispetto per i disabili. Abbandonare questa strada non sappiamo dove può condurci. Anzi, lo sappiamo, ma ci è più comodo illuderci che tutto ciò sia innocuo, forse anche vantaggioso per l’umanità. Alla Chiesa resta solo la preghiera, per tutti, sperando fino all’ultimo nella conversione dei cuori e nella fiducia che anche da questo tragico evento possa nascere una coscienza più avvertita dei pericoli che incombono su di noi, divenuti così potenti nelle tecnologie e così fragili di fronte alla sofferenza».
Intervista completa: http://www.corriere.it/politica/09_febbraio_09/per_i_cristiani_le_persone_sono_sopra_la_legge_aldo_cazzullo_a020d1c0-f677-11dd-9c7e-00144f02aabc.shtml

Bene, alcuni spunti di riflessione…
1) Ritorna il concetto che i Cristiani possano, di tento in tanto, porre le loro convinzioni al di sopra della legge. Comodo…
2) Il sig. Betori pare rammaricarsi che la chiesa sia così fragile che non possa toccare altro che le coscienze…magari ci vorrebbe un tantino di braccio secolare, eh?...la cara vecchia Inquisizione ci vorrebbe, altro che!
3) Il sig. Betori sembra non ricordare come la chiesa NON SIA MAI STATA STRUMENTALE ALL'ABOLIZIONE DELLA SCHIAVITU’. Come nel caso della pena di morte (abolita dallo stato Pontificio nel 2001) quello che la schiavitù sia stata abolita grazie al contributo della chiesa è un falso mito, una vera e propria falsificazione storica. La chiesa ha sempre concepito la schiavitù come sacrificio richiesto dagli imperscrutabili disegni del buon dio, e ha fatto ben poco per abolirla anzi ha fatto molto per persuadere gli schiavi a rimanere nel loro ruolo senza protestare perché la loro ricompensa sarebbe arrivata nell’aldilà. Ancora nel XIX secolo Pio IX nel suo bellissimo e impareggiabile Sillabo degli errori (vi consiglio di leggerlo) la ritiene cosa “…non del tutto contraria alla legge naturale e divina”

Evviva!

martedì 3 febbraio 2009

Opus dei....




Dicembre 2008 - Javier Echevarria, vescovo responsabile dell’Opus Dei, a Catania per un incontro con 1500 laici e sacerdoti dell’organizzazione ecclesiastica, s’è scagliato contro gli abusi sessuali invitando alla «santa purezza» e affermando: «Un sondaggio indica che il novanta per cento degli handicappati sono figli di genitori che non hanno mantenuto la purezza del proprio corpo prima del matrimonio».-

Ci scommettete che quando sua eccellenza Echeverria riposerà in pace (il più tardi possibile, s'intende...) qualcuno proporrà la sua beatificazione?
SANTO SUBITO!

giovedì 22 gennaio 2009

non se ne può più....

“Cremona
Sikh porta il pugnale «Motivi religiosi», assolto

CREMONA - Un coltello lungo diciassette centimetri portato tranquillamente al supermercato, senza porto d' armi. È reato? No, se la persona è un sikh e il coltello è un «kirpan», un pugnale tradizionale di quella religione. Il giudice Massimo Vacchiano ha assolto l' imputato perché esiste un «giustificato motivo» per il quale il sikh portava l' arma. Un giustificato motivo religioso, per l' appunto. L' assoluzione dell' uomo, difeso dagli avvocati Carlo Ambrosini e Massimiliano Cortellazzi, ha un precedente, sempre al tribunale di Cremona, riguardante la religione islamica. Qualche settimana fa Monia Trabelsi, moglie dell' ex imam, fu assolta per essere entrata in burqa proprio in tribunale. (p.t.)”
http://archiviostorico.corriere.it/2009/gennaio/14/Sikh_porta_pugnale_Motivi_religiosi_co_7_090114038.shtml

Ormai è un tormentone ma nessuno sembra capirlo: la sensibilità religiosa NON PUO’ ESSERE TUTELATA!!!!!!!

Invece, in Italia, ci troviamo di fronte a queste situazioni paradossali perché se qualcuno osa criticare il papa oppure pubblicizzare la possibilità che “Dio Non Esista” (sacrilegio!) su un autobus, provoca più sdegno e offesa che non un classe politica che ormai ruba per diritto acquisito.
Non si capisce perché, poi, affermare “Dio Esiste” non provochi le stesse ondate di sdegno, in fin dei conti, ad essere molto gentili, le due affermazioni si trovano almeno su un piano di parità.

E invece, in Italia, ci si mette di mezzo addirittura il sindacato (poteva mancare) che ha proclamato che appoggerà i lavoratori che vorranno rifiutarsi di lavorare nei bus atei (bus atei?!!!?): il segretario nazionale della Faisa-Cisal, Andrea Gatto ha lanciato il suo diktat: “pretendo che in Italia sia rispettata la religione cattolica, per la quale Dio esiste”.
Se lo pretende lui….ma io la penso diversamente.
…e lo Stato? Non era Laico?

E' un vero problema che in Italia non si possa fare una campagna pubblicitaria che, anche se non viola nessuna norma, offende le sensibilità religiose..... di questo passo avremo sempre più moschee, sempre più poligami, sempre più circoncisioni escissioni ed infibulazioni, sempre più burque e pugnali sikh.

D'altra parte, come ha detto ieri il mitico cardinale Poletto per giustificare l'obiezione di coscienza : "la legge di Dio prevale su quella degli uomini!".
Sacrosanto, no?
...ma di quale dio?
Quella del tuo Dio? o del mio? o quello infame dei barboni mussulmani? o quello abbrustolito dei Davidiani?

Non importa....

giovedì 8 gennaio 2009

I mussulmani in piazza Duomo

La preghiera dei mussulmani in piazza Duomo è un fatto molto grave. Gravissimo.
Non perché abbiano profanato un luogo simbolo per i cattolici italiani, ma perché è chiara la loro provocazione ed è chiara la loro sempre maggiore arroganza e prepotenza.
Ci stanno dando un segnale, inviando un messaggio: “Guardate che ci siamo, e siamo sempre più forti!”.
La conseguenza nefasta di questa forzatura religiosa è che la risposta venga richiesta ad un'altra religione (la chiesa cattolica, in questo caso) e ci si aspetta che sia lei a reagire.
Al contrario principale oltraggiata è la laicità ed è lo stato laico che deve reagire.
Non possiamo opporre al dilagare dell’islam un arroccamento dietro le posizioni cristiane (la ragione di ciò è il comodo ragionamento che: “tra l’uno e l’altro, quasi quasi preferisco quello a cui sono abituato….”), dobbiamo invece rafforzare la laicità e il concetto che non si possa tollerare alcun comportamento che ne violi i limiti.
Questo si può ottenere solo partendo dal basso rimuovendo la auto-attribuita patente di supremazia morale alla religione e togliendo valore alll’infernale concetto del rispetto delle sensibilità religiose.
La religione è e va trattata come un pensiero filosofico.